Da Peter Cameron a Roberto Faenza, il salto di Shéhérazade

23 aprile 2012 § 2 commenti

Un giorno questo libro ti sarà utile. Così utile che ci farai un film:

E anche questo film ti sarà utile. Così utile che un giorno ci farai un altro libro:

E anche questo libro ti sarà utile. Così utile che un giorno… [continua]

Siamo tutti Vintage Book Lovers

15 giugno 2011 § 1 Commento

Non possiamo farne a meno: ogni volta che vediamo una bancarella di libri di seconda mano non capiamo più niente. Ci mettiamo lì, sotto il sole cocente, e con pazienza li spulciamo uno ad uno.

I Bevilacqua non mancano mai, di Susanna Agnelli (Vestivamo alla Marinara) come se piovesse, inondazioni di Umberto Eco, di “biblioteche di Repubblica”, i peggio Moravia a cascata. Poi di tanto in tanto trovi piccole gemme gualcite. Ci capitò con Il lamento del prepuzio (in cui trovammo il seguente biblietto: “Rosina è ancora fuori. PS ho preso l’antistaminico), o con Ballo ad Agropinto di Giuseppe Lupo.

Una volta persino con Horcynus Ora, ma ne avevamo già due copie e resistemmo. Meduse e Oscar Mondadori abbondano, e non solo i peggiori. Più spesso di quanto s’immagini Calvino, raramente Landolfi, qualche buon Adelphi qua e là. Gialli e Urania si acquistano in stock.

Anche gli amici di Indie-up e quelli di Finzioni soffrono dello stesso demone e per esorcizzarlo lanciano il contest Vintage books lovers. Ecco il regolamento:

Come si partecipa?

Bisogna postare sulla pagina Facebook di Finzioni una foto con la copertina del vostro libro vecchio preferito (pubblicato prima del 1990). La foto potete farla un po’ come volete: ci dovete essere voi e il vostro libro, per il resto spazio alla creatività e alle idee malsane: imbarcarsi su una scialuppa e fare Whale watching con una copia di “Moby Dick” che sbuca dalla tasca, arrampicarsi su albero e penzolare con in pugno “Il barone rampante”, o farsi fotografare con Antonella Clerici e in bella mostra “In cucina con il robot” o semplicemente voi che leggete il vostro tomo ammuffito davanti al camino con un bicchiere di brandy in mano. Insomma provatele tutte e sarete ricompensati. Basta che vi ricordiate di far vedere bene la copertina!

Come si vince?

La foto che ottiene più Like dagli altri utenti vince.

Cosa si vince?

Il vincitore potrà scegliere a proprio piacere sul sito di Indie Up una delle bellissime t-shirt Out of Print. Queste t-shirt riproducono le copertine di alcuni tra i più grandi capolavori della letteratura. Si tratta spesso di copertine introvabili, prime edizioni o semplicemente edizioni rare, tutte graficamente molto belle e particolari.

Quando inizia e quando finisce?

Il contest inizia oggi, 15 giugno 2011, e si concluderà il 5 luglio 2011. Entro questo arco di tempo, si potranno postare le immagini sulla pagina FB di Finzioni e votare attraverso il tasto Like. Alle 24.00 del 5 luglio 2011 si chiudono le urne e si conteggiano i voti.

Per l’occasione Who’s the reader si spoglia: strip tease a tema vintage Corto Maltese-Horcynus Orca!

Tullio Pericoli, I ritratti, Adelphi

26 aprile 2011 § 3 commenti

Una copertina in punta di penna, anzi di matita. Autoritratto dell’autore nella metà inferiore della pagina che non nasconde la pelata, impossibile sapere se stia ridendo o ringhiando: parlano per lui i suoi disegni. Buona la scelta del colore di sfondo: chiaro da far risaltare la matita ma abbastanza sornione da non rendersi protagonista. Adelphi distillato.

Alt! Fermi tutti! Abbiamo fatto della fanta-grafica. Il sempre puntuale Federico Novaro ci fa notare che il suddetto “autoritratto” somiglia terribilmente a Foucalt, forse anche di più a Saul Steimberg. Manco a dirlo ci siamo fiondati in libreria a controllare e in effetti si tratta del caro vecchio Saul. A Federico un grazie per la precisazione, a noi una bella bacchettata sulle mani per la leggerezza. Certo che però la nostra idea non era male… quasi quasi per la prossima edizione una telefonatina la facciamo… 😉

Roberto Calasso, K, Vintage/Adelphi. Quarta seduta

19 febbraio 2011 § 2 commenti

 

 

 

 

 

 

 

Quarta seduta “psicografica” per Who’s the reader: libere associazioni grafiche a puntate. Continuiamo a parlare di Kafka e di Mendelsund, mettendo a confronto due edizioni di K. di Roberto Calasso.

A sinistra l’edizione a cura di Mendelsund, Vintage 2006. Collage e lavoro tipografico in odor di futurismo; bella l’alternanza di tondo, corsivo e finto magenta nella titolazione (stiamo scoprendo pian piano quanto piaccia all’editoria anglofona questa soluzione).

A destra, del 2002, prima edizione Adelphi che più Adelphi non si può. Sfondo pastello, tanta tipografia (nb: qui è l’autore ad essere messo in corsivo), un carattere orientaleggiante, e la netta divisione della pagina in due zone una per l’illustrazione, una per il titolo.

Da rilevare come entrambe mantengano il punto dopo la “K”. Niente di casuale: stiamo sempre parlando di Kafka e non di un mister “K” qualunque… ma soprattutto volete mettere l’orgasmo tipografico?! (sogno di qualunque stampatore un po’ artista: stampare una pagina interamente bianca con un punto nero al centro).

Finisce qui il primo ciclo di sedute psicografiche di Who’s the reader: la diagnosi ha messo in luce una certa tandenza al minimalismo compulsivo con venature di radicalismo tipografico. Proveremo a lavorarci 🙂

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