Stefano D’Arrigo, Horcynus Orca, Mondadori 1975
6 febbraio 2011 § 23 commenti
Il 6 febbraio del 1975, dopo oltre 15 anni di fatiche, l’Orca iniziava finalmente il suo lungo viaggio.
Fu un lancio di proporzioni straordinarie (e assolutamente folle per un’opera prima): leggenda narra di una prima tiratura da 50mila copie, affissioni, recensioni su tutti i maggiori quotidiani, i periodici e le riviste accademiche.
Ma tanto clamore si risolse in un rapido naufragio: metà della critica gridò al capolavoro, l’altra metà al disastro; 80.000 copie vendute in un batter d’occhio pochissime delle quali vennero lette, poi il silenzio. L’accademia decise di prendersi del tempo e di lasciar passare la foga pubblicistica dei dibattiti. Troppo tempo.
Fatta eccezione per l’amore e l’attenzione costante di pochi studiosi, pochissimi si cimentarono negli anni nella lettura e nello studio dell’opera e oggi ai pochi, folli, innamorati lettori di D’Arrigo non resta neanche il conforto d’una ristampa. Siamo parte dei folli e degli innamorati anche noi, e oggi vogliamo ricordare le copertine di questo capolavoro.
1975: Prima edizione Mondadori, 1256 pagine, copertina rigida blu mare rivestita da una sovracoperta dalla carta deliziosamente fragile; affascinante nella sua semplicità: cornice blu che corre lungo tutto il bordo; sfondo, dorso e quarta di copertina bianco panna (col tempo bianco sporco, ma fa lo stesso la sua figura); titolo e autore, dal lettering essenziale ed elegante, bastano a presentare il testo.
1975: Una vera chicca. A testimoniare il successo clamoroso dell’apparizione dell’Orca: Renzo Cortina, Horca Myseria, Milano, Editrice Cavour. Inutile spendere parole sulla sfacciata quanto spiritosa trovata del libraio Cortina: impossibile non sorridere; eppure siamo certi che D’Arrigo non dovette prenderla bene…
Affascinanti legami di parentela. A sinistra Melville, Moby Dick, Arion Press 1979; progetto grafico di Andrew Hoyem, illustrazione di Barry Moser. A destra Horcynus Orca nell’edizione Oscar Mondadori 1982; 1096 pagine, due volumi. Font identici, stessa alternanza di tondo e corsivo, stesso concept, illustrazione nella medesima posizione.
Uniche differenze: nell’edizione Mondadori il nome dell’autore appare in corsivo e in rilievo sopra l’illustrazione. Bellissimo il font -il ductus della “A” maiuscola è quasi emozionante-. Identiche, eppure l’edizione Mondadori (la cui filiazione dal progetto di Hoyem è più che evidente) appare più equilibrata ed armonica nella dimensione progressiva dei caratteri e nell’uso del tondo.
1994: Seconda apparizione dell’Orca negli oscar Mondadori, ancora 1096 pagine, due volumi, stessa illustrazione per quanto inspiegabilmente impoverita del chiaroscuro; compare la cornicetta rossa dei Classici.
2003: L’Orca approda alla Rizzoli in elegantissima quanto solida edizione, in occasione della ripubblicazione dell’opera completa da parte dell’editore (progetto grafico di Enzo Aimini). Riappare la sovracoperta, volume nuovamente unico (sempre 1096 pagine però), titolazione racchiusa in riquadro bianco da una doppia cornice sullo sfondo color cartone della pagina; in copertina un’elaborazione grafica da Mirò.
Nel prossimo post: I fatti della Fera, Cima delle Nobildonne, Codice Siciliano e Il licantropo.
N.B. Manca all’appello un’edizione mondolibri 2003 (forse 2001) di cui, purtroppo, non siamo riusciti a procurarci alcun’immagine. Si ringraziano per la gentilezza e l’insostituibile aiuto iconografico gli Anobiiani Serenus, Arwen, Simona e Attilio Coco.
Ottimo resoconto “dalla parte delle copertine”! La mia è quella del 1982. Se è lecito, mi permetto di segnalare un ampio servizio da noi fatto su ItaliaLibriNET, ad opera di Marco Trainito, un grande studioso ed esperto dell’opera, nel 2004. Pubblicità indebita, forse, ma il servizio vale veramente la pena di una visita. (http://www.italialibri.net/dossier/darrigo/orca.html)
Su D’arrigo è sempre lecito fare pubblicità 🙂
Ci uniamo anche noi. Per chi volesse ulteriormente approfondire segnaliamo:
Il numero 25-26 dell’Illuminista deidcato a D’Arrigo e poi i lavori di Siriana Sgavicchia, Walter Pedullà, Emilio Giordano, Francesca Gatta, Cedola, Ambra Carta e Alfano.
Tuffatevi nella scia dell’Orca! 😀
Dimenticavo!
Visto che sei in possesso della copia del 1982 ti andrebbe di dirci di chi è l’illustrazione di copertina?
Posso dire che il volume è stato stampato presso la Milanostampa di Farignano (CN) – prima edizione Oscar Mondadori giugno 1982 – ma non ho trovato alcun accenno all’artista della copertina. Sorry.
Grazie Renato 🙂
Se qualcuno avesse notizie sull’edizione Mondolibri o sull’illustrazione Mondadori 1982 ce lo faccia sapere!
Ho sia una copia del 1975 (ma non la prima edizione) che una copia dell’edizione Mondolibri, ma non so come si possa allegare la foto.
Un cordiale saluto
Salvatore
[…] la nostra rassegna grafica dedicata alle opere di Stefano D’Arrigo. Dopo il precedente post dedicato ad Horcynus Orca, affrontiamo oggi le altre opere […]
[…] la nostra rassegna grafica dedicata alle opere di Stefano D’Arrigo. Dopo il precedente post dedicato ad Horcynus Orca, affrontiamo oggi le altre opere […]
Davvero complimenti. Un bel resoconto. Aspetto con ansia quello su “I fatti della fera”. D’Arrigo merita tutto l’interesse possibile.
Un saluto cordiale.
Attilio Coco
Eccolo qui: https://giupasserini.wordpress.com/2011/02/09/stefano-darrigo-altre-opere/ 🙂
Saluti!
Grazie, anche perché mi fai scoprire che il partito dei d’arrighiani è tutt’altro che rassegnato alla volgarità della critica che non ha più la pazienza e la capacità di leggere.
Tutt’altro che rassegnato: prima o poi una ristampa arriva, ne sono certo!
Cavolo sto cercando disperatamente questo libro che sembra scomparso dalla faccia della terra. E’ introvabile per chi voglia acquistarlo! Comunque a mio avviso la copertina migliore è quella della prima edizione Mondadori, sobria ed elegante.
leggo molto e male, e quindi non sono da prendere in considerazione,ma posso dire una cosa di horcynus orca,sono in disaccordo con chi sostiene che ci voglia pazienza per leggerlo,per leggerlo ci vuole fantasia,immaginazione e propensione a crearsi dei mondi propri.
Complimenti! Che bella idea raccontare un libro attraverso le sue copertine: una storia nella storia!
🙂
complimenti anche da qui! mi impegno a procurarti una scansione degna del tuo lavoro..
bravo, simona
Ma scherzi? Le vostre scansioni erano eccezionali! Adesso parte la caccia alle copertine latitanti 😉
[…] primo è un libro di straordinaria bellezza e difficoltà (della sua storia grafica abbiamo parlato qui); il secondo è un pasticcio-divertissement metaletterario di non altissimo valore (per quanto […]
Ho una copia di Horcynus Orca del 1.1.1975; Mondadori, copertina originale bordata blu. Acquistato, come nuovo, circa cinque anni fa presso un remainderista torinese per € 32.
Vi trovo solo ora, su comprovendolibri ci sono alcune copie in vendita, e non ai prezzi folli di ebay… Io lo lessi quando uscì, aveo 15 anni, e ancora ne ricordo brani a memoria. Capolavoro.
Horcynus Orca è di nuovo in libreria, ristampato da Rizzoli lo scorso ottobre. Tuttavia, la qualità di stampa è discutibile, o forse lo è quello della copia che ho acquistato io. Avevo già una copia della prima edizione ma non osavo scarabocchiarla con i miei commenti, così ho ceduto all’acquisto del doppione.
Grazie Marco, questa sì che è una notizia!
[…] C’è un libro che ha giocato un ruolo fondamentale nella nostra storia di lettori: Horcynus Orca, di Stefano D’Arrigo. Un libro straordinario, potente, denso e complesso come pochi altri nel nostro secondo ‘900. Fra l’altro con una storia grafica ed editoriale a dir poco avvincente, ma di questo magari parleremo un’altra volta (anche se un assaggino potete trovarlo qua). […]