Niccolò Ammaniti, Io e te, Einaudi
27 ottobre 2010 § 14 commenti
Dopo Lei e lui di De Carlo, proseguiamo il nostro viaggio nel mondo dei titoli sconvolgenti ed originali con un’altra attesa novità: Nicolò Ammaniti, Io e te. Una buona occasione per dare finalmente un’occhiata al nuovo look della Collana Stile Libero dell’Einaudi, recentemente ripensata graficamente da Riccardo Falcinelli.
Ma questa volta non ci siamo proprio. Dividere a metà un marchio bello e raffinato come il cartiglio rinascimentale del Giovio è, oltre che un vero peccato, una scelta che va a discapito dell’equilibrio grafico del logo che si iscrive in un ovale perfetto; inoltre, se dividerlo era proprio necessario, almeno ci si poteva sforzare di rispettare la simmetria, rispetto al suo asse, con la scritta “Einaudi” sul dorso del libro (che risulta invece troppo spostata verso il basso -anche se nell’immagine non si vede-).
Non ci convince neanche la linea rossa tra “Einaudi” e “Stile libero Big”: va bene la ripresa del colore tra questa e la parola “Big”, ma se può funzionare su sfondo bianco, negli altri casi come ci si regolerà? Forse giocare solo sul nero sarebbe stato preferibile. Bocciata anche la ripresa in piccolo dell’illustrazione sulla quarta di copertina, che, oltre a distrarre dal “bianco Einaudi”, viene adottata più frequentemente in edizioni scolastiche o di manualistica universitaria che in collane di narrativa.
Veniamo ora all’edizione in questione. L’illustrazione in copertina è realizzata dall’autore, ma, onestamente, non riusciamo a scorgervi alcun valore aggiunto: uno scarabocchio resta uno scarabocchio, non spiega niente del libro e non è neanche tanto bello da vedere; oltretutto sbilancia del tutto l’impostazione grafica senza un valido motivo. Siamo delusi, cinque e mezzo.
Già alle elementari se avessi scritto in un tema “Io e te” sicuramente sarebbe stato indicato come errore grave per due motivi sia perché l’ IO è soggetto mentre TE è complemento e quindi casomai bisognerebbe usare il TU sia perché la forma corretta è TU ED IO.
Mi chiedo se quella di Ammaniti sia una licenza poetica
Caro Giulio, ti annuncio che ho pubblicato parte di tale articolo sul mio blog, ritenendolo oltremodo brillante ed interessante, il mio è un blog che parla di “scrittura”, ed osservare tale arte da un altro punto di vista è un valore aggiunto alla cultura.
Ovviamente riporto l’autore e la fonte originale, nel caso fosse un problema, ti prego di avvisarmi all’ indirizzo: langolodellautore@libero.it e cancellerò tale citazione.
Spero in future collaborazioni.
Francesco.
E’ solo un piacere, ne sono onorato.
Se hai qualche progetto in mente contattami pure!
Fai recensioni alle copertine?
Ciao Anfiosso!
Si, come vedi recensisco copertine, titoli, apparati editoriali in genere… e mi diverto un sacco!
Giulio ci contatti via mail, avremmo delle cose da proporti.
Caro Francesco perdona il ritardo, sono stati due giorni furiosi! Ti ho risposto per mail.
Be’, particolare. Non ne sarei minimamente in grado. Complimenti!
Grazie mille!:D
Molto interessante l’idea di recensire la veste grafica dei libri!
A me, di questi nuovi Stile Libero Big, dà noia soprattutto il dorso: lo trovo veramente bruttino…
Concordo in pieno!
[…] In copertina Marylin nello spazio: semplice, lucido, straniante. Sulla seconda bandella: Autoritratto dell’autore col medesimo sfondo. A Più libri più liberi erano disponibili inoltre alcune copie con disegno (fotocopiato, ritagliato e ritoccato a matita) e autografo dell’autore sull’antifrontespizio. Ecco un caso in cui la collaborazione dell’autore al progetto grafico dà i suoi frutti (diversamente da questo di Ammaniti). […]
[…] nuovo Ammaniti ad esempio. Dopo il mezzo disastro di Io e te, per la nuova edizione di Io non ho paura hanno ben pensato di tornare ad ancorarsi alla solidità […]
[…] abbiamo un problema”. Si, perchè non si può più dire che si tratti di peccati veniali (come questo), o di occasionali cadute di stile (come questa); e per quanto capiti anche di vedere degli ottimi […]